Un tango senza rose è come un profitterolles senza la panna - Storia di bordo n.1

In questi mesi l'àncora giace sul fondo dei nostri ricordi estivi e la piccola ciurma invernale ha ripreso a lavorare senza sosta per il rimessaggio di alcune parti dell'hotel segnate dal tempo e dalla salsedine. 


Ed io, vagando nelle stive alla ricerca di indizi ancora freschi ma che sembrano già lontanissimi, sono finita in una stanza semibuia: il piccolo museo dove vengono riposti abiti, accessori e oggetti usati per le serate estive. 

In un attimo mi sono ritrovata cosparsa di piume di struzzo, cappelli cubani, torce e paillettes. 


Vuoi sapere cosa ho provato? 
Ti confesso che sono tornata indietro al giorno dello sbarco in Argentina. 

Ho ripensato alla spensieratezza con la quale i nostri ospiti hanno vissuto quei momenti, nonostante tutto quello che stava avvenendo nel mondo.  Ma il mondo era fuori e noi avevamo deciso che la realtà era quella all'interno della nostra nave. 

Uno spazio sicuro e protetto come il grembo di una madre per il suo bimbo. 
Ricordo che quel pomeriggio c'era un gran subbuglio dietro le quinte. 

Mentre tu eri a prendere il sole, incerta su quale abito indossare di lì a poche ore, la direttrice di crociera correva tra sala e cucina ripetendo l'ordine di servizio ai capireparto come un monaco ripete le preghiere del mattino. 


Le faceva eco il tuttofare Banga, il servizievole bengalese che la seguiva concitato, agitando le mani nell'atto di scacciare mosche inesistenti. 
Devo dire che i due facevano un bel quadretto, ma ovviamente nessuno di noi osava ridere. 
Alle 17 non erano ancora arrivati i petali di rosa per l'allestimento dei tavoli e occorreva un piano B immediatamente. 


La Direttrice, che da noi addetti ai lavori viene chiamata La Queen, particolarmente fissata sui dettagli (e tante altre cose che nel corso di questi racconti ti svelerò), era ovviamente su tutte le furie. 


“Un tango senza rose rosse è come un profitterolles senza la panna, un panettone senza i canditi, un poeta senza poesia" 

ripeteva urlando a chi cercava di rassicurarla dicendole che in fondo nessuno se ne sarebbe accorto. 


“I dettagli sono l'unica cosa che le persone ricordano, sappiatelo!” 

incalzava taccheggiando su e giù per i corridoi.

Rammento che ad un certo punto, dopo aver fatto una serie di telefonate molto concitate, spedì il povero Banga dal fioraio di Forte dei Marmi per recuperare i petali rossi. 

E la serata fu salva. 


In effetti La Queen aveva ragione. 

Di quella splendida serata di tango con la coppia di ballerini campioni italiani e un menù argentino da leccarsi i baffi, l'immagine che mi è rimasta in mente sono i petali di rose rosse appoggiati sulle tovaglie bianche inondate dalla luce arancione del tramonto. 

Per me quell'evento si può riassumere in quel dettaglio. 


Ecco perchè i dettagli sono importanti: perchè sono come stelle cadenti che si posano negli anfratti dei nostri ricordi per rimanerci per sempre. 
Ecco perchè secondo i latini "ricordare" significa "passare dalle parti del cuore". 
Ecco perchè a bordo vogliamo avere cura di ciò che i tuoi sensi avvertono, che tu lo sappia o no. 






E per te quali sono i ricordi più belli di questa estate a bordo? 
 

E quali ti piacerebbe vivere nell'estate 2021? 

Sono tutta orecchi.

La scrittrice di bordo 


P.s. Se ti va di conoscere i nostri personaggi da una prospettiva diversa, seguimi! Avrai materiale da leggere nelle fredde serate invernali...